mercoledì 30 settembre 2009

Congresso Circolo PD Balduina 26/27 Settembre 2009

Ho voglia di lavorare per qualcosa di importante: la costruzione di un partito partecipato nel quale non contino le correnti ma gli iscritti; progressista nel senso di riformista, in grado di raccogliere la richiesta di cambiamento di cui l’Italia ha bisogno.

Un partito laico che nasce dalle migliori esperienze della tradizione socialista e cattolica, alle quali mi sono sempre ispirato, e che tuteli le esigenze dei più deboli e vigili sulla integrità dei comportamenti politici.

Ho voglia di una forza politica diversa da quella che è stata negli ultimi due anni, nei quali siamo stati più bravi a portare scontri all’interno del nostro partito piuttosto che sfidare una coalizione di governo ridicola e al contempo pericolosa, che sta minando le basi democratiche del nostro paese.

E’ di qualche giorno fa l’accusa “interna” rivolta dal segretario regionale ad un gruppo, quello comunale del PD di Roma, che si sarebbe reso colpevole di un’opposizione debole e consociativa, smettendo di fare il proprio mestiere in cambio di nomine in aziende municipalizzate.
Accuse gravi, gravissime che però se dichiarate solo in occasione della fase precongressuale e per di più rivolte a chi sostiene una mozione diversa da quella caldeggiata dall’accusatore, generano il legittimo dubbio di essere strumentali alla lotta di mozioni, tutta interna al PD

E intanto in Calabria, i numeri impazziscono:
In provincia di Catanzaro, Bersani prende 180 voti, Franceschini 36, per un totale di 216 voti espressi, in un circolo con soli 162 iscritti. A Caraffa, ancora in Calabria: il circolo ha soli 5 iscritti, mentre i votanti sono 36.

Ma è questo il partito che voglio? È questo il partito che vogliamo?
Non è certo il partito delle correnti, del consociativismo, o quello delle tessere che può dare prospettiva e slancio all’impegno politico di tutti noi.
Per puntare in alto dobbiamo partire dal basso, guardando al territorio per assicurare un coinvolgimento più ampio dei cittadini e delle associazioni.

Dobbiamo costruire una nuova generazione di dirigenti che prenda decisioni chiare ed univoche, non condizionate da gruppi di pressione. Andare oltre la solita “sommatoria dei due vecchi gruppi dirigenti”, che ripropone antiche divisioni e che impedisce l’emersione di nuove energie e competenze, continuando a trascinare il partito nell’immobilismo litigioso e nel verticismo delle correnti.

E’ per questo motivo che due mesi fa, ho scelto di sostenere la candidatura del senatore Ignazio Marino. Una persona “al di fuori dei giochi”, non irrigidito nelle dinamiche interne alle segreterie di partito, la cui candidatura si fonda su una grande forza culturale e su valori e principi difesi senza compromessi.

Oggi, dopo averlo conosciuto, ascoltato e riascoltato ho la convinzione che possa davvero rappresentare la vera alternativa, l’unica reale possibilità di cambiamento.
Perché anch’io credo nell’inclusione contro ogni discriminazione, nelle capacità di ognuno messe a disposizione della crescita collettiva.
Il Partito Democratico di Ignazio Marino è il mio partito, perché valorizza il merito ed ha coraggio nel produrre innovazione, perché ripropone con forza il tema della legalità e del rispetto delle regole.

Non abbiamo apparati organizzativi in grado di mobilitare gli iscritti. Ma abbiamo una grande volontà di spenderci per la politica, quella nobile, però, che ci appassiona perché risolve i problemi; quella che garantisce tutti perché non è contro nessuno, pur essendo di parte. Quella che porta con sé contenuti lasciando qualche volta da parte la mera strategia.
La strategia che talvolta anche qui fra noi, in questo circolo, è diventata argomento centrale; un fine e non un mezzo.

Ripartiamo da cose concrete, diamoci una possibilità di rilancio attraverso la costruzione di un partito coerente e solidale che si ponga finalmente come forza di governo credibile.
Investiamo nel progetto di un PD radicato nella società, gestito in modo aperto e plurale con Ignazio Marino Segretario nazionale e con alla Segretaria regionale la nostra amica Ileana Argentin, che con passione e coraggio è da sempre, a Roma e non solo, un punto di riferimento per quanto riguarda le politiche sociali e i diritti civili.

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Un ultimo importante cenno al lavoro svolto per la Mozione Marino/Argentin da alcuni iscritti a questo circolo sul tema della partecipazione.
Noi pensiamo che sia importante rendere i circoli luoghi partecipati, vivaci, al servizio dei quartieri e delle comunità circostanti. Luoghi di integrazione culturale e di discussione politica, di proposta e di verifica dell’operato del partito e delle amministrazioni.
Per questo abbiamo costruito un documento che la Mozione Marino ha accettato di assumere come base di discussione, da proporre all’assemblea dell’11 ottobre. Lo potete trovare sul nostro sito (www.scelgomarino.it).
Mozione a Sostegno della candidatura del sen. Ignazio R. Marino a segreterio del Partito Democratico

Nico

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